Cena antirazzista

Domenica nove novembre
favolosa cena della Polisportiva.
Non mancare anzi, porta pure un'amic@.
Info e prenotazioni al numero 340.6074919
Love.
Officina Sociale Sanprecario-via Gradenigo-Portello-Padova

SANPRECARIO vs UNION VOLTARONCAGLIA 3-2

Mancano cinque minuti alla fine della partita, una gran bella partita, hai dato tutto, te, i tuoi compagni e anche gli avversari. Sei passato in vantaggio e ti hanno ripreso cinque minuti dopo; nel secondo tempo sono passati loro ma in due minuti il risultato è tornato di nuovo in parità; poi a dieci minuti dalla fine hanno segnato e ora li stai assediando nella loro metà campo. L’allenatore vuole una possibilità in più e allora te, un centrocampista, fuori e dentro una punta.
Il tempo di questa partita è volato, solo ora focalizzi, in tribuna ci sono più di trecento persone che hanno cantato e incitato le due squadre; ti avvicini alla panchina, saluti i compagni, il mister, sei stanco, vai verso le docce, passi la panchina avversaria, stringi le mani agli avversari, lo meritano, ti incammini e poi senti gli applausi… …lo stadio ti batte le mani, sono in piedi, ti volti verso la tribuna e ricambi, con naturalezza, senti l’ovazione… …ora ti sei reso conto e ridi… …stai giocando fuori casa, sei nello stadio degli ospiti, porti il numero sei e la maglia della squadra avversaria, ma ti sembra di essere a casa, come in un giorno di festa … …è proprio una giornata particolare…

E’ proprio una giornata particolare per il San Precario, nell’aria c’è tensione, come prima di qualcosa di importante, ogni tifoso, dirigente e giocatore la sta vivendo con le proprie scaramanzie, con i propri riti.
Oggi esordiamo all’Appiani, lo storico stadio di Padova e della sua squadra; siamo nel centro della città e qui tutto sembra essere diverso. Le gradinate in cemento della tribuna danno il senso di un luogo carico di storia; noi siamo nella tribunetta coperta a sinistra abbiamo il velodromo e vediamo le cupole del Santo. La partita è alle 14.30 ma dirigenti e Supporters sono a ultimare gli ultimi preparativi già dalle 13.00; cominciano ad arrivare in tanti, percorrendo i duecento metri di stradina tra le case, varcando il cancello dei ricordi, per molti è un ritorno, o quello del mito, per chi non c’è mai stato l’Appiani, rimane sempre uno stadio della serie A, per decenni considerato uno dei migliori terreni da gioco della nazione. Il clima è irreale, il sole splende, c’è chi stende gli striscioni , fatti a mano la sera prima, uno controlla il megafono, altri preparano l’entrata e il bar per la partita ed il terzo tempo; negli spogliatoi si parla poco, c’è quello che ha nascosto la birra nella sacca, porta bene dice lui, da quando lo fa non si è mai perso, un altro mette la testa sotto la doccia fredda, è nervoso dice, si deve calmare. Poi l’appello, la chiamata dell’arbitro e si va in campo.
A vederli dalle tribune fanno effetto, maglie e calzettoni granata, calzoncini bianchi, si schierano salutano il pubblico e li partono novanta minuti di emozioni.

I Supporters cantano sempre, più forte quando prendiamo il primo gol e nei cinque minuti in cui pareggiamo; sono passati venti minuti e arriva ancora gente, famiglie, bambini, donne, studenti tanti amici di giocatori e delle squadre. Il primo tempo e’ di buon livello, siamo un poco intimoriti dal campo e dagli avversari, ma ci siamo, e il tifo sostiene l’animo della squadra.
La squadra capisce, e si adegua; sono tempi di passione, dove serve un anima che brucia, serve non aver paura e prendersi quello che ti vogliono togliere.

Assistiamo al più bel secondo tempo da quando siamo entrati in questa avventura, la SanPrecario gioca a calcio per se stessa, per chi è venuto a vederla e anche per chi non c’era. Il VoltaRoncaglia ha il merito e l’onore di essere allo stesso livello, di percepire che c’è un modo, e un mondo, differente di vivere, anche lo sport anche il calcio. Azioni, gol spettacolari, senza tregua senza soluzione di continuità, segnamo e subito ci riprendono, applausi per tutti e ventidue.

A dieci minuti dalla fine, il nostro attaccante nigeriano, si mangia la retroguardia avversaria, arriva davanti al portiere, tira vedendo il difensore arrivargli da dietro, il portiere sfiora, la palla rotola a fil di palo. Calcio d’angolo. E’ il gelo, un urlo strozzato in gola; nel silenzio generale il capitano batte l’angolo, il pallone è fermo a mezz’aria, un ombra nera ci si avventa con tutta la forza e la rabbia che possiede, il portiere neanche la vede entrare, ora il ragazzo d’Africa è ha festeggiare sotto la tribuna sommerso dai compagni e soverchiato dal boato dei Supporters.
Ballano e saltano tutti per dieci minuti, è un apnea prolungata, ci mangiamo anche un contropiede, ma quasi non importa, il Voltaroncaglia ha il merito di provarci fino al fischio finale. I cori chiamano prima la squadra, poi il presidente e in fine il mister; poi c’è il terzo tempo, che durerà un paio d’ore.

E’ una festa, c’è voglia di vita di non avere paura, anzi questo sembra essere il migliore degli antidoti a chi ci vuole sottrarre il futuro, a chi ci vuole richiusi dentro casa, sotto un il controllo di uno stato di polizia. Questo sta avvenendo in tanti modi e in tanti luoghi in questi giorni, il nostro contributo è questo e non è poco…

…ora le tribune dello stadio si sono dolci dune di sabbia, il terzo tempo nell’aria del tramonto è una festa d’estate e il San Precario è mojto in riva al mare, tra sguardi di corpi e sogni…

domenica 26 ottobre 2008
Sanprecario
vs
Union Volta Roncaglia

ore 14.30
STADIO APPIANI
Finalmente l'esordio in casa nello storico stadio cittadino!
A seguire memorabile terzo tempo con giocatori e tifosi,
Vieni anche tu a tifare Sanprecario perchè chi ama il calcio odia il razzismo!




Azzura Terradura vs San Precario 0-3

La partita vera dura otto minuti, tanti ne bastano al bomber della Sanpre per trafiggere per due volte la porta dei padroni di casa. C’e’ un bel sole che scalda l’aria e i cuori dei Supporters, la partita ce la godiamo sull’erbetta del campo attiguo a quello di gioco, qualcuno dorme pure, sabato sera evidente molto duro. La squadra ha voglia di giocare, tutti e diciassette i convocati e anche chi è rimasto fuori si chiamano, si parlano, si aiutano. Quest’anno pare proprio che abbiamo problemi di abbondanza.
C’è pure il portiere in forma; due ottimi interventi su una prolungata azione avversaria, nel momento di maggior pressione dei padroni di casa. Poi una mischia in area, vola un poco di tutto, manate, calcioni, una ginocchiata e alla fine un paio di ammonizioni; sono gli ultimi sussulti del primo tempo.
Il secondo tempo lo dedichiamo a qualche esperimento, cambiamo la linea di attacco ma il risultato non cambia. Aspettiamo le folate dei padroni di casa per poter ripartire in contropiede e al quarto d’ora ne eseguiamo uno da manuale. Tre a zero. Il Terradura è tutto nella punizione che si stampa sul palo, la Sanpre decide di mangiarsi altri due gol e anche i Supporters sono d’ accordo. Fischio finale, applausi e tutti a bersi una birra. Ora, a ottobre, la classifica è come l’autunno, al mattino c’è il sole ma ti porti dietro l’ ombrello perché potrebbe sempre piovere; più reale è la matematica una sconfitta, un pareggio e tre vittorie. Sappiamo che ogni partita è un piccolo esame, ed allora aspettiamo il prossimo, squadra forte, un punto e una partita in meno di noi, ma soprattutto non vediamo l’ora di giocare in casa nel nostro stadio… …l’Appiani.

Sarà una festa, certo, ma anche l’ennesima sfida della SanPrecario, la società e il suo splendido pubblico, e allora vi aspettiamo domenica 26 alle ore 14.00… …benvenuti e bentornati a casa…

Cartura vs Sanprecario 2-3

Si respira aria di festa alla fine della partita, ma molti giocatori sono felici di respirare e basta. Infatti se esistevano ancora dei dubbi sugli sconvolgimenti climatici, dopo il match di domenica molti avrebbero voluto iscrivere la Sanpre al campionato Islandese. Più si va verso l’inverno e più è caldo. L’atmosfera da primavera inoltrata aiuta però la tifoseria che nonostante l’assenza di tribune e posti comodi per vedere la partita, si presenta ugualmente numerosa. Negli occhi dei giovani giocatori e della società del Cartura all’inizio ci sono rispettivamente timore e gioia per il numero di tifosi ospiti presenti. Il timore dei giocatori è dovuto all’equazione: tanti tifosi squadra buona, la gioia della società invece riguarda l’ipotesi del record d’incasso del bar. Ma veniamo alla partita. Il Cartura parte timoroso e la Sanpre prende le redini del gioco, poi però la benzina finisce (basta un quarto d’ora) e cominciano a farsi sentire le giovani punte della squadra di casa. Il primo tempo vola via equilibrato, con occasioni da una parte e dell’altra, un palo a testa, poi la prima rete su azione (in un anno e mezzo) del capitano porta le squadre al riposo sullo zero a uno. Si ricomincia nel secondo tempo, la pausa e i cambi fanno bene alla Sanpre, che fa il secondo e il terzo gol con la nuova punta acrrivata quest’anno, (prima doppietta senza rigori nella storia della Sanpre, complimenti a Gibo). I tifosi però colpiti dal sole e stanchi di non avere una prospettiva decente, sono più fiacchi del solito. Allora i giocatori della Sanpre s’inventano un modo per risvegliarli dal torpore, due gol regalati agli avversari in pochi minuti (a dire il vero il secondo gol è una perla del giovane capitano del Cartura). Scatta subito il siamo sempre con voi da parte della tifoseria e i giocatori riprendono coraggio, sapendo che i propri tifosi stavano rispiarmando energie per il 26 ottobre, giorno dell’esordio allo stadio Appiani. Dopo tante critiche al clima che rovina le prestazioni, bisogna riconoscere che una temperatura del genere permette dei dopo partita meravigliosi. L’aria che si respira, con giocatori e tifosi delle due squadre insieme, è quella giusta e si va avanti un bel po’, lasciando da parte i commenti tecnici e cominciando la festa che cresce sempre più. Hasta la vittoria Sanpre.

Gregorense vs Sanprecario 4-1

Alla terza partita arriva la prima sconfitta stagionale. Di colpo sembra di essere ritornati all’inizio della stagione scorsa, non tanto per il risultato finale, quanto per il desiderio di alcuni giocatori di un acquazzone che li possa rinfrescare. I tifosi del San Precario, come al solito in grande numero, assediano la rete per vedere meglio, ma purtroppo vedono quasi esclusivamente la squadra avversaria. Tifosi che meriterebbero qualcosa di meglio, non in campo, ma attorno, perchè purtroppo stanno vicini alla rete di recinzione in attesa dell’esordio allo stadio Appiani. Per motivi climatici (sebbene non si viva vicino a Dakar), la siccità è la prima causa di un rinvio al 26 ottobre per questo esordio tanto atteso. La partita vede un San Precario assetato, non di gol, ma proprio in senso letterale, a differenza dei giocatori della Gregorense che corrono tantissimo dall’inizio alla fine. Gli avversari giocano anche bene, ma nonostante tutto subiscono una rete meravigliosa sotto l’incrocio, segnata dal gladiatore Massimo. Non siamo soliti citare i nomi, e non l’avremmo fatto nemmeno questa volta, se lo stesso Massimo nel secondo tempo non fosse stato obbligato a lasciare il campo in ambulanza per una lussazione alla spalla (tutto a posto, e tra quindici giorni sarà di nuovo in gruppo). Purtroppo in una giornata storta come quella di domenica, sono arrivati altri due infortuni che all’apparenza sembravano meno gravi, ma che invece terranno i due difensori lontani dal campo per più tempo del previsto. Tanti infortuni, un’espulsione, insomma un San Precario che ha giocato in condizioni difficli e che dopo il vantaggio ha solo subito, ma comunque sostenuto sempre dai suoi tifosi. Sconfitta giusta, ma sappiamo che il risultato per questa squadra conta fino a un certo punto. Infatti i tifosi non hanno smesso di cantare e c’è stato un saluto caloroso a Massimo che usciva in barella, ricordandogli che lo aspettano per il terzo di tempo dell’Appiani il 26 ottobre. La Sanpre non si ferma nel frattempo, ci saranno altre due trasferte, la prima domenica prossima a Cartura, squadra forte, ma che comunque vada già sappiamo che non intaccherà la voglia di stare insieme della nostra tifoseria. Hasta la vittoria Sanpre
[ Pubblicato on-line il 7 ottobre 2008 ]

Sanprecario vs Lion 3-0

E' tornato l’autunno, è tornato il campionato di calcio, e allora non poteva non tornare anche il San Precario. Siamo ripartiti più forti che mai. Si sa che quando si parla del San Precario, ogni aggettivo non riguarda la squadra, ma tutto ciò che ruota attorno alla polisportiva. Qust’anno c’è stato il primo ritiro della nostra storia, che meriterebbe un racconto a parte, e poi la conferma di tutti i giocatori della scorsa stagione, cosa rara a questi livelli, e che per noi significa la prima vera grande vittoria. Ma ciò non basterebbe a dire forti, se non ci si mettesse dentro anche la prima campagna abbonamenti e il sempre più vicino esordio allo Stadio Appiani. Ci prendevano per matti l’anno scorso quando siamo partiti e invece il 12 ottobre giocheremo la prima partita casalinga nel mitico stadio di Padova. Ma è giusto parlare anche della partita giocata, perché è in quel momento che si tirano le somme di ciò che sta intorno e sostiene questa squadra. Dopo lo scialbo 0-0 dell’esordio è arrivata la prima vittoria: un secco 3-0. Si parte con i tre nuovi innesti in campo da titolari, uno per reparto, ed è la punta che dopo dodici minuti coglie la traversa con uno splendido pallonetto. La squadra non si scompone e riparte, ci sono venti minuti in cui si può dire senza presunzione che si è giocato a calcio. E arrivano anche i gol. Il centravanti dell’anno scorso segna la prima rete stagionale, poi è la volta del capitano con una grande punizione dal limite (unica nota stonata della giornata è che ha già bruciato il jolly dell’anno). Dopo il doppio vantaggio ci si siede un pò e si soffre, mischia furibonda nell’area del San Precario, un palo e un gol salvato all’ultimo secondo dalla nostra difesa. Finisce il primo tempo, si teme il ritorno del Lion, e invece con i cambi giusti, la squadra riprende a macinare gioco. Arriva il tre a zero di super-Lukie e la partita finisce. Gli ultimi dieci minuti, data la bellissima giornata, tutti e ventidue pensano solo al terzo tempo che li aspetta. Fuori è vera festa, e non poteva essere diversamente anche se c’è chi giura che è niente rispetto a quello che sarà allo stadio Appiani. Due partite, quattro punti, siamo secondi, e a qualcuno già vengono le vertigini. Si sa che siamo ancora all’inizio della montagna, ma ai pazzi le vertigini vengono facile, ed è bello provarle ogni tanto, anche se durareranno poco, perchè le prossime due domeniche saranno partite molto dure, ma intanto abbiamo una settimana per sognare.
[ Pubblicato on-line il 2 ottobre 2008 ]