Sanprecario vs Atletico2000 2 - 2

C'è chi ha perso una coppa dei campioni in cinque minuti. Noi che non ci facciamo mancare niente strappiamo un pareggio dall' ottantaseiesimo al novataduesimo.

Dieci minuti di Sanprecario e tanta fortuna contro più di ottanta dove abbiamo smarrito noi stessi; se ne sono accorti anche quelli in tribuna. Alla prima espulsione, non si giocava che da dieci minuti, i Supporters hanno capito che oggi non era area, che lo splendido sole non avrebbe scaldato i nostri cuori e rallegrato le mostre anime.

Nervosi, fallosi, senza anima, senza il piacere e l'idea di giocare a pallone; se finiamo il primo tempo sotto di due gol ed in dieci è perchè il santo oggi non intercede e il dio del pallone, che ama i brutti sporchi e cattivi, giustamente odia gli arroganti.
Il riposo è surreale, il calcio brutto contaggia anche chi lo guarda; fiumi di parole e commenti, nervosimo tanto.

Il secondo tempo è pari pari al primo, poi dopo la mezz'ora un'altra espulsione; la sensazione della fine diviene certezza. E' come vedere il gruppo dei ciclisti migliori allontanarsi e tu sei al gancio; gambe finite, mente annebiata, e la paura che al prossimo affondo finirai in coda.

Quando arriva la seconda espulsione anche in panchina si siedono; la corrente è troppo forte, meglio farsi trascinare, sperando in una fine rapida.
Poi arriva il bello del calcio, la sua parte irrazionale, quella che sognavi da bambino, quella della rimonta.

Anche gli avversari sono stanchi, uno si fa cacciare, e noi ora assediamo, con poche idee ma confuse, la loro area; un altra dell'ennesime palle lanciate verso la porta, il primo tiro è respinto il secondo entra. Non c'è tempo ne voglia di esultare, siamo nel recupero; azione, tiro, respinta in angolo, battua corta, cross, mani in area, rigore.
Il capitano declina esausto, il nostro attaccante africano non ci pesa molto; piazza il pallone, rincorsa, tiro, portiere da una parte palla dall'altra.
Fiscio dell'arbitro e tutti a casa.


E' stato bello, grazie, torneremo, ci è piaciuto... ...divertiti... ...non tanto... ...preoccupati... ...no, abbiamo visto di peggio, ma con un'altro spirito direte voi... ...per quello che ci riguarda, citando il poeta... ...vicino a voi nel sole e nel vento nel sorriso e nel pianto... ... allora alla prossima... ...e non dimenticate i fazzoletti..

UnionVoltaRoncaglia - SanPrecario 2 - 0

Andiamo a casa della capolista, tribuna aperta, vento e pioggia... ... e siamo in cinquanta. I ragazzi si presentano in una suntuosa, divisa bianca e partono di gran carriera. Una partita a viso aperto, loro sono forti, noi anche; li aspettiamo pronti a fare male. Dopo dieci minuti scaldano le mani al portiere, tiro forte e centrale, palla alzata in calcio d'angolo, poi per il resto del tempo più niente.
La partita corre via veloce e divertente, il centro campo è nostro e loro giocano di rimessa; va prorio tutto bene... ... manca solo il gol. Purtroppo non arriverà; e abbiamo anche un paio di occasioni. Finisce il primo tempo e abbiamo delle buone sensazioni, c'è la squadra, il gioco; il tempo è brutto ma una luce è accesa.

Secondo tempo, comincia a piovere... ... e la luce si fulmina. In cinque minuti ci segnano su un'azione dove l'attaccante da solo in area si smarca da quattro difensori, poi venticinque minuti di buio. Prendiamo un' espulsione in attimo di confusione generale e mentre proviamo a riorganizzarci ci piazzano il secondo.
Arrivano le sostituzioni, e proviamo a rientrare, mancano dieci minuti ma la voglia non manca, il tempo scorre. Su di un rinvio da centro campo il nostro attaccante entra in area salta un difensore ed è travolto dal portiere. Rigore ed espulsione dell'estremo difensore. La tribuna esplode, con l'ultimo urlo disponibile; vorrebbe esultare ed incitare i ragazzi per gli ultimi minuti di fuoco ... ... il capitano è sul dischetto tiro ... ... parata... ... fine tutto.

Ora siamo tornati nel gruppo, quinti dice la classifica; siamo tutti li, adesso vedremo se abbiamo ancora testa e gambe. Filo da tessere ne abbiamo, la trama è già meno grezza e la stoffa è buona. Gli applausi degli avversari a squadra e Supporters mitigano la delusione del risultato... ...l'ultimo coro è sempre per i ragazzi e per il mister... ...siamo sempre con voi...




San Precario - Azzura Terra Dura 2 - 0

E' febbraio ma c'è un bel sole. L'Appiani si riempe lentamente di tanta gente, arrivano amici anche da Vicenza, Mestre e Venezia, tutto sembra pronto per una grande festa. I Supporters ci danno dentro dal primo minuto, cantano, scherzano e salutano anche chi oggi non è potuto venire.Un saluto a Davidino.
La Sanpre viene da un brutto momento; l'ultima partita l'abbiamo persa 3-1, non eravamo presenti e non abbiamo commentato, servirebbe una vittoria, meglio ancora una buona prestazione.

I nostri avversari non sono irresistibili, ma noi abbiamo troppa fretta di fare risultato; loro non pungono ma noi non affondiamo. Ormai allo stadio ci sono più di duecento persone, il bar è sempre affollato, birre e battute si sprecano, come le occasioni in campo. Un paio di fuori gioco e altrettanti tiri e tanto impegno.

Il secondo tempo parte meglio; a centrocampo cantano e portano la croce, ma ora comincia ad esserci ordine, tutto comincia ad avere un senso. Arrivano anche un paio di sostituzioni; la Sanpre è pronta al riscatto.
Oggi il nostro attaccante che viene dalla terra dei leoni decide di deliziarci con un paio di azioni travolgenti delle sue. Due ruggiti, due zampate che in pochi minuti stendono il nostro avversario. Nel mezzo la reazione del Terra Dura che battezza un palo dove a molti sembra di vedere il nostro santo protettore; il nostro portiere giura di averci parlato.
C'è il tempo di vedere anche un paio di azioni molto belle e un gol annullato, cosa ha visto l'arbitro?!?; entra tutta la panchina a maggior soddisfazione di tutti i presenti. Poi il fischio finale e un grandioso e partecipatissimo terzo tempo.

Solidi al nostro secondo posto affrontiamo il turno di riposo nell'attesa di incontrare, fra due settimane, la capolista. Vi aspettiamo allo stadio del VoltaRoncaglia, ci sarà da divertirsi gioca il SanPrecario.

San Precario - Gregorense 2 - 2

Il campo è chiuso tra la ferrovia, il fiume e gli argini. Un vento freddo spazza l'aria, e la neve non cade dall'alto verso il basso, ma colpisce a folate e turbini da destra e sinistra; ogni colpo è uno schiaffo ma dopo un po non ci fai più caso.
E' freddo, un freddo che brucia. Il campo che ci ospita, siamo in casa, è un misto di erba e fango, da qualche parte la palla corre, dall'altra si ferma. Siamo in una terra di nessuno, un luogo dove puoi solo combattere, e chi è venuto oggi sa di non potersi sottrarre.

E' dura. Due squadre forti che per motivi differenti ci tengono a fare risultato; siamo dove è la palla e nessuno cede, nessuno toglie il piede. Si combatte il freddo, il terreno duro, i muscoli che tirano, gli avversari che contrastano, in tutti i modi possibili; e noi a ribattere colpo su colpo, mai un passo in dietro.
Poi su uno dei tanti ribaltamenti di fronte segnamo; è solo passato un quarto d'ora, ma a molti, forse a tutti sembrava di essere alla fine del primo tempo.
E' ancora lunga. Si passa da una guerra di posizione ad assalti alla baionetta; il tempo corre lento come il sangue di chi è fermo a guardare ormai in balia del gelo.
Arrivano anche quelli della Gregorense davanti alla porta, e come noi spesso sbagliano; poi trovano il corridoio giusto, palla al centro, il portiere si oppone ma uno loro centrocampista raccoglie al limite dell'area ed insacca.
La fine del primo tempo è vicina, si tira il fiato pregustando un the caldo.

Con il secondo tempo riprende la battaglia. Soffriamo ma su una ripartenza la nostra punta crossa al centro, portiere e due difensori fanno una bella frittata e la palla è in rete. Godiamo poco del risultato. Gli avversari colpiti vogliono rendere il favore, e noi, su una bella percussione sottoporta capitoliamo; tiro traversa palo rete. Il gelo, ora, è dentro, ma la squadra si guarda negli occhi, senza parlare l'intesa è: "ci vediamo sulle barricate".
La difesa ferma tutte le folate avversarie, i centrocampisti spezzano il gioco e costruiscono pre le punte alte che tengono sempre sul chi vive il portiere della Gregorense.
Ora la stanchezza si fa sentire, e palla o piede è la stessa cosa; ci sono anche un paio di interventi duri e un espulso per gli ospiti. Il direttore di gara decide che può bastare; una doccia calda se la sono meritata tutti.

Nonostante il clima, il terzo tempo scalda i cuori e raffredda gli animi di giocatori e dirigenti.
Siamo secondi, quattro punti nelle prime tre giornate del girone di ritorno, stesso ruolino di marcia dell'andata; come sempre ognuno stà facendo a pieno il suo dovere.

Le prossime due le giochiamo all'Appiani e tanti dei giocatori assenti stanno recuperando; l'inverno non è ancora finito ma il freddo non fa più paura.